DAL TERRITORIO


Dragon Boat 2016: “quelli di ChiantiBanca” remano lungo l’Arno DAL TERRITORIO

Un gruppo che “voga”per un fine comune: è la definizione molto scarna ma alquanto efficace del Dragon Boat, una disciplina sportiva diffusa in tutto il mondo,che prevede gare su imbarcazioni standard lunghe 12.66 mt e larghe 1.06 mt,con la testa e la coda di drago.

Anche quest’anno al Dragon Boat di Firenze, organizzato dalla Canottieri Comunali sabato 10 settembre, la squadra di ChiantiBanca (in foto) ha risposto “presente” con grande entusiasmo.

A “sfidarla” Officina Profumo SMN, Lilly e i Vagabondi, A Tutto Oil & Gas, Marinai d’Arno, Arnodragons, DragonFlog.

 

IL VIDEO (EQUIPAGGIO CHIANTIBANCA IN “ACQUA  2”)

 

 

Un modo per divertirsi, per fare gruppo: la disciplina sportiva del Dragon boat è infatti un esempio di una strategia di “team building”,cioè di come costruire un gruppo affiatato.

E ChiantiBanca, che pone su quest’ambito (da sempre) grande attenzione, non poteva certo mancare a questa splendida… “remata in Arno”! Nelle foto li vedete, entusiasti e felici, alla partenza: sarebbe curioso vedere le stessa foto… all’arrivo! Buon Dragon Boat a tutti… .

 

 


Pallavolo: ChiantiBanca insieme ai Lupi di Santa Croce DAL TERRITORIO

“La Lupi Santa Croce è lieta di annunciare il raggiungimento di un accordo di partnership con ChiantiBanca, la prima banca di credito cooperativo in Toscana e una tra le più importanti realtà del credito cooperativo a livello nazionale”.

La società sportiva di pallavolo del comprensorio del cuoio, che milita nel campionato di serie A2, ha annunciato così nei giorni scorsi quello che viene descritto come “un sodalizio di grande rilievo, per il quale la società biancorossa esprime soddisfazione e apprezzamento, soprattutto poiché intrapreso con una banca sinonimo di dinamicità, efficienza e competitività nei servizi per il credito e il risparmio. Nel Comprensorio del cuoio, ChiantiBanca è divenuta un punto di riferimento per le famiglie e le imprese che operano nel territorio, grazie anche alla presenza di una filiale a San Miniato, nella frazione di San Donato”.

“La banca, inoltre – proseguono dalla società di pallavolo” insieme a ChiantiMutua, con la quale la Lupi Santa Croce stipulerà presto una convenzione, promuove iniziative di vario genere che interessano, ad esempio, gli ambiti di sanità, prevenzione, servizi per le famiglie e tempo libero. Un valore aggiunto, questo, molto apprezzato da soci e clienti, tanto da rappresentare il vero e proprio fiore all´occhiello della banca”.

“Da sempre interessata alle esigenze della comunità locale – concludono dai Lupi di Santa Croce – ChiantiBanca ha dimostrato particolare vicinanza e solidarietà nei confronti della Lupi Santa Croce riscoprendo dapprima la sua longeva e prestigiosa storia, per poi decidere di valorizzare e sostenere i suoi numerosi tesserati con un fattivo contributo. La banca seguirà quindi l´evolversi della stagione di serie A2 della squadra Kemas Lamipel Santa Croce, rimanendo al contempo attenta agli sviluppi e alle necessità di tutto il settore giovanile”.


ChiantiBanca-Ac Prato: presentata la sponsorizzazione 2016/17 DAL TERRITORIO

È stato presentato ufficialmente oggi pomeriggio, mercoledì 24 agosto, con una conferenza stampa nella sede di Ac Prato in via Tacca 29, l’accordo per la Stagione 2016/17 con ChiantiBanca.

Presenti il Presidente di Ac Prato, Nicola Radici, ed il Vice Direttore Generale di ChiantiBanca, Mauro Focardi Olmi.

Il logo di ChiantiBanca figurerà sulla maglia dei biancazzurri per tutte le gare della stagione 2016/17 come Co. Sponsor insieme al Main Sponsor, Estra.

Chianti Banca dunque andrà ad arricchire il prezioso “team” di sponsor biancazzurri insieme a Prato Feels; Orgoglio Pratese e Cardato Riciclato Pratese.

Le parole del Presidente di Ac Prato, Nicola Radici: “Ringrazio ChiantiBanca, qui rappresentata dal Vice Direttore Generale Mauro Focardi Olmi, per la collaborazione e per il continuo di un accordo molto importante. Allo stesso modo ringrazio le altre novanta aziende che sono vicine a Orgoglio Pratese. Novanta è un numero importante e sono convinto che se ChiantiBanca ha deciso di intraprendere questa strada qui con noi è merito anche loro, perché abbiamo creato una sinergia preziosa. Si tratta peraltro di una realtà bancaria da lodare, proprio perché vicina alla squadra della città. Per quanto ci riguarda abbiamo bisogno di questo tipo di supporto. La speranza ovviamente è di fare bene durante questa stagione e che in futuro l’accordo possa proseguire, come succede in Serie A con marchi storici che diventano sempre più parte della maglia”.

Le parole del Vice Direttore Generale di ChiantiBanca, Mauro Focardi Olmi: “Crediamo molto nell’essere un punto di riferimento nei luoghi in cui operiamo. Il progetto di ChiantiBanca è di “respiro” regionale, ma siamo ambiziosi proprio perché pensiamo di essere banca del territorio in ogni territorio nel quale siamo dislocati. Abbiamo deciso di proseguire il progetto, si può dire, già cominciato da due stagioni con Ac Prato che è appunto parte rilevante della città laniera. A maggior ragione abbiamo deciso di intraprendere questo percorso con l’intervento della cittadinanza stessa sul progetto, con l’avvento del Trust Orgoglio Pratese”.


Palio di Siena: il tecnico della Fiorentina Paulo Sousa ospite di ChiantiBanca DAL TERRITORIO

Un ospite davvero gradito nella serata del Palio del 16 agosto, che a Siena ha visto incoronare la contrada della Lupa per uno storico “cappotto” dopo la vittoria della corsa di luglio nel Palio della Madonna di Provenzano.

Il tecnico della Fiorentina Paulo Sousa infatti ha assistito alla magia del Palio senese dal palazzo comunale affacciato su piazza del Campo: la Carriera per la Madonna dell’Assunta, corsa in maniera fantastica con uno spettacolo degno di questa tradizione secolare, ha davvero appassionato il mister viola.

Emozionato e curioso nell’osservare sotto i suoi occhi lo svolgersi di questo giorno incredibile per Siena e i senesi, si è poi trattenuto ben oltre l’arrivo dei cavalli.

E’ rimasto infatti a cena ospite di ChiantiBanca, intrattenendosi con il presidente Lorenzo Bini Smaghi, i vice presidenti Stefano Mecocci e Claudio Corsi, il direttore generale Andrea Bianchi, il vice direttore generale Mauro Focardi Olmi.

Nella foto, da sinistra il tecnico della Fiorentina Paulo Sousa, il direttore generale di ChiantiBanca Andrea Bianchi, il vicedirettore generale di ChiantiBanca Mauro Focardi Olmi


Il crowdfunding di Fondazione ChiantiBanca a sostegno dei “progetti nel cassetto” DAL TERRITORIO

Il crowdfunding si apre sempre di più al territorio regionale della Toscana: lo fa grazie a Fondazione ChiantiBanca, realtà che da sempre opera in un territorio dalle grandi potenzialità, che propone progetti da valorizzare, proposti da una comunità ingegnosa e competente.

Per rendere ancora più efficace e concreto il suo impegno nella nostra regione, Fondazione ChiantiBanca ha scelto Eppela, la prima piattaforma di crowdfunding italiana (con sede a Lucca), iniziando un percorso condiviso volto allo sviluppo di idee e progetti di interesse territoriale. E’ nato così CrowdChianti.

Il crowdfunding è una modalità di raccolta fondi tramite la Rete, nata con lo scopo di realizzare progetti creativi, sociali e culturali. Attraverso Eppela, ogni persona e/o associazione può presentare il proprio progetto (che abbia, appunto, una finalità pubblica, sociale, con ricadute virtuose sul territorio), chiedere alla rete il sostegno economico necessario e, al raggiungimento del 50% del budget prefissato, ottenere il cofinanziamento da parte della Fondazione ChiantiBanca del restante 50%, fino a un massimo di 10.000 euro.

Quindi chi ha un’idea, un progetto “nel cassetto” che ha sempre pensato di sviluppare ma che non ha potuto realizzare a causa della mancanza di fondi, può trovare in Fondazione ChiantiBanca una realtà pronta a un sostegno concreto e meritocratico, in grando di erogare 10.000 euro a fondo perduto.

Confrontandosi, grazie a CrowdChianti, con la Rete: in un percorso che inizia l’1 di agosto Fondazione ChiantiBanca dà il via ad alcune settimane di “scouting”, chiamando a raccolta progetti da ogni parte della Toscana.

“Nel 2015 – dice Stefano Mecocci (in foto), presidente di Fondazione ChiantiBanca – fra erogazioni e sponsorizzazioni, ChiantiBanca e la sua Fondazione hanno erogato sul territorio 1.425.855 euro (+9,29% rispetto al 2014). Quest’anno, con la fusione per incorporazione delle Bcc di Pistoia e Prato, l’apertura su nuove aree della Toscana (Pisa, Livorno, Arezzo…), il territorio aumenterà. E aumenteranno sicuramente queste cifre”.

“Riuscire, passo dopo passo, a destinare percentuali maggiori al crowdfunding è uno dei nostri obiettivi – conclude – La Rete ci dà una grande opportunità: con il crowdfunding possiamo “misurare” il gradimento reale ed effettivo di ogni proposta di intervento. E inoltre c’è l’effetto di moltiplicazione delle cifre che possiamo stanziare”.

Presentare un progetto è gratuito e semplice. Si può farlo andando a questo indirizzo web: https://www.eppela.com/it/mentors/fondazione-cbc, seguendo tutti i passaggi indicati.

Insomma, se si pensa di avere un’idea da proporre… è arrivato il momento giusto.


La filiale “Firenze Legnaia” si trasferisce in via del Sansovino DAL TERRITORIO

Prosegue il percorso di evoluzione del modello di servizio da parte di ChiantiBanca: un percorso che sta rinnovando molte filiali, e che si muoverà in questa direzione anche nel prossimo futuro.

Obiettivo prioritario la trasformazione delle filiali in luoghi sempre più accoglienti, informali, che favoriscano da un lato la relazione e dall’altro la consulenza.

Di pari passo, ChiantiBanca opera per snellire le operazioni di cassa grazie alla tecnologia, utilizzando il tempo risparmiato per poterlo dedicare al meglio al socio e al cliente.

In questo modo si attribuisce un significato nuovo alla presenza sul territorio, da intendersi sempre più come conoscenza approfondita delle realtà in cui si opera, delle famiglie, degli operatori economici.

In sintesi, ChiantiBanca sta portando avanti (è un processo in pieno sviluppo) una riorganizzazione e riqualificazione della rete che prevede aperture di filiali di nuova generazione, semplificazioni territoriali, trasformazioni di filiali tradizionali in location telematiche e viceversa.

In questo contesto, da lunedì 1 agosto la filiale di ChiantiBanca di Firenze Legnaia sarà trasferita da via Antonio del Pollaiuolo alla vicina via del Sansovino, al civico 228, in prossimità di piazza Batoni.

A pochi passi, è giusto sottolinearlo, dalla fermata della linea 1 della Tramvia. Con il duplice effetto di una migliore accessibilità per soci e clienti, e una migliore visibilità.

Un trasferimento che non comporterà alcun cambiamento per soci e clienti. Anche il numero di telefono (055739971) rimarrà lo stesso.


ChiantiBanca alla grande serata del Consorzio Conciatori di Ponte a Egola DAL TERRITORIO

La serata di gala del Consorzio dei Conciatori di Ponte a Egola che si tiene ogni anno rappresenta il momento in cui circa 300 persone (rappresentanti del mondo produttivo, associativo, del mondo del credito; istituzioni a livello locale, regionale e nazionale) si ritrovano attorno a quello che rappresenta uno dei distretti produttivi più importanti per tutta la Toscana.

Così è stato anche venerdì 22 luglio: la “conviviale”, nel giardino del Consorzio Conciatori, ha visto come sempre una grande partecipazione.Anche ChiantiBanca ha partecipato con grande piacere, nel segno di una presenza ormai consolidata nella vita del distretto del cuoio, ma anche come ulteriore segnale di un progetto di “sbarco” nell’area tirrenica ormai in piena evoluzione.

All’apertura della filiale di San Miniato (venerdì 16 ottobre dello scorso anno) faranno infatti seguito, nei prossimi mesi, quelle su Pisa città, San Giuliano Terme, Livorno città.

Una serie di aperture che si inserisce nel progetto di banca regionale che ChiantiBanca ha predisposto per diventare un punto di riferimento per imprese e famiglie dalla nostra regione.

Per ChiantiBanca, alla serata dei conciatori erano presenti il vicedirettore generale Mauro Focardi Olmi, il capo area Roberto Lunardi, il direttore della filiale di San Miniato Paolo Masi insieme al collega Giuseppe Cagnina.

Grande cordialità e comunanza di vedute con il presidente del Consorzio Michele Matteoli per quello che è un rapporto, conciatori-ChiantiBanca, sul quale l’istituto di credito sta impiegando le migliori professionalità, risorse ed energie.


ChiantiBanca, cena con le imprese pratesi: “Progetti solidi per crescere insieme” DAL TERRITORIO

Una ventina di imprese pratesi messe a tavola da ChiantiBanca per ascoltare i progetti di sviluppo sul territorio e magari in futuro tracciare percorsi di crescita condivisi.

Intanto una cena di presentazione, organizzata martedì nella suggestiva cornice di Villa Rospigliosi, per spiegare quali sono le strategie della banca sul territorio dopo l’incorporazione di Bcc Area Pratese.

Seduti al tavolo c’erano alcuni rappresentanti del mondo imprenditoriale pratese: da Andrea Cavicchi di Furpile Idea ad Alberto Pecci, passando per Albini e Pitigliani, Marco Mantellassi e tanti altri.

Un parterre di grande rilievo che si è potuto relazionare con il management della banca. A parlare agli imprenditori è stato direttamente il presidente Lorenzo Bini Smaghi, una figura che di per sé è garanzia dell’ambizione del progetto…

 

QUI SOTTO l’articolo pubblicato da La Nazione di Prato giovedì 21 luglio

 


20 milioni di euro per le piccole imprese toscane da ChiantiBanca DAL TERRITORIO

20 milioni di euro per il credito alle piccole imprese toscane: li mette a disposizione ChiantiBanca a condizioni particolarmente vantaggiose per finanziamenti alle imprese associate CNA in Toscana.

Lo prevede il protocollo di intesa tra CNA Toscana, ChiantiBanca, Finart CNA, Artigiancredito Toscano, firmato  martedì 19 luglio dal  presidente CNA Toscana Valter Tamburini, da Mauro Focardi Olmi vicedirettore generale di ChiantiBanca, dal  presidente Finart CNA Stefano Betti e dal direttore  Artigiancredito Toscano Paolo Pasqualetti.

Con la firma di questo protocollo ChiantiBanca si impegna a costituire un apposito “Plafond Finanziamenti” al fine di erogare finanziamenti a medio/lungo termine, oppure per liquidità, ma anche per progetti di investimento, alle imprese associate alla CNA in Toscana alle migliori condizioni di mercato garantendo risposte in tempi brevi.

La CNA, grazie alla sua società di mediazione creditizia Finart CNA, iscritta all’OAM, curerà l’informazione e la consulenza nei confronti dei propri associati dell’offerta di prodotti e/o servizi messi a disposizione da ChiantiBanca; questa a sua volta agirà individuando condizioni di tasso d’interesse rapportate al rischio creditizio dell’impresa associata.

L’iter procedurale prevede che l’impresa attraverso il supporto di Finart CNA presenti richiesta di finanziamento assistito dalla garanzia di Artigiancredito Toscano (ACT, il consorzio fidi dell’artigianato), direttamente ad ACT oppure a ChiantiBanca. Del resto ChiantiBanca opera stabilmente da anni con Artigiancredito Toscano il principale consorzio fidi di riferimento del sistema artigiano regionale per il rilascio di garanzia.

Sia per le operazioni di impiego che per quelle di raccolta, ChiantiBanca avrà come base di riferimento i tassi vigenti sui mercati monetari e finanziari al momento dell’erogazione e/o dell’investimento.

La crisi estremamente pesante che dura ormai da 8 anni, la pressione fiscale, l’insufficienza di interventi volti a sostenere gli investimenti, la capacità produttiva, la qualificazione e la competitività delle piccole imprese toscane, non consentono all’artigianato e alla piccola impresa toscana, che forse hanno superato la fase più acuta della crisi, di riprendersi.  In questa situazione il rapporto con le banche si conferma importante, anzi dirimente, per la maggior parte delle imprese.

Il credito è fondamentale per far ripartire gli investimenti delle piccole imprese toscane, condizione essenziale per la ripresa soprattutto quando molte banche stanno scegliendo di non voler più curare questo mondo.

La CNA Toscana ha scelto la collaborazione con questo istituto bancario soprattutto per la sua serietà, per la patrimonializzazione  e per le sue caratteristiche che dimostrano che la loro scelta strategica non è speculativa, ma interessata alla tutela del territorio e delle microimprese toscane.

In questi momenti di grande difficoltà per l’accesso al credito, il protocollo di intesa tra CNA Toscana, ChiantiBanca, Finart CNA mette a disposizione degli imprenditori una nuova possibilità per finanziare i propri progetti.


Evitati gli esuberi dopo l’incorporazione  di Banca di Pistoia e Bcc Area Pratese DAL TERRITORIO

E’ stato raggiunto l’accordo tra ChiantiBanca e le organizzazioni sindacali per la gestione degli esuberi individuati dopo l’incorporazione, da parte di ChiantiBanca, di Bcc Pistoia e di Bcc Area Pratese. L’intesa, sottoscritta il 13 luglio presso la Direzione generale di ChiantiBanca a San Casciano Val di Pesa, apre la possibilità a 50 dipendenti di beneficiare del Fondo di solidarietà del Credito cooperativo per anticipare l’età pensionabile per un massimo di cinque anni.

ChiantiBanca garantirà almeno sette accessi all’anno e le ulteriori richieste saranno valutate in base alle disponibilità economiche che l’azienda individuerà anno per anno. Se ChiantiBanca scorporerà l’attività bancaria, secondo quanto consentito dalla legge di riforma del credito cooperativo, sarà interessato il Fondo di solidarietà dell’Associazione bancaria Italiana.

L’accordo è stato firmato da tutte le parti sindacali, cosa non comune in Toscana negli ultimi accordi fatti da Bcc che stanno effettuando operazioni di integrazione, a dimostrazione del clima fattivo e collaborativo che si è creato.

“Si tratta – ha commentato Andrea Bianchi, Direttore generale di ChiantiBanca – di esodi volontari senza nessun licenziamento e senza traumi, come la Banca aveva detto fin dall’inizio di voler fare. E’ un processo di razionalizzazione responsabile che ChiantiBanca, con una efficace sinergia fra management e dipendenti, sta conducendo per darsi un futuro di banca regionale”.

Inizialmente la Banca aveva indicato in 35 le eccedenze di personale risultanti dalle due incorporazioni. Le sedi centrali delle due banche incorporate, infatti, non sono state mantenute. La trattativa si è svolta dapprima su base regionale, poi ad aprile le segreterie nazionali dei sindacati del credito hanno chiesto l’avvio della procedura in sede nazionale, primo caso del genere per una vertenza che riguarda una Bcc. Ma a metà maggio si è dovuto prendere atto che anche la trattativa nazionale era fallita.

Soltanto dopo il perfezionamento dell’incorporazione delle due Bcc condotta da ChiantiBanca attraverso un attento processo di integrazione organizzativa e di gestione del personale che ha visto la chiusura delle Direzioni generali delle due Bcc con la ricollocazione di circa 75 dipendenti nella rete sportelli e nella Direzione generale a San Casciano, il clima tra le parti si è disteso.

“E’ apparso chiaro – ha proseguito Bianchi – che la richiesta di ChiantiBanca di accedere al Fondo di solidarietà per evitare gli esuberi e consentire nei prossimi anni anche un importante turnover del personale fosse la strada giusta da percorrere. Anche i due incontri che, con il Presidente, abbiamo avuto nei mesi scorsi con i dipendenti hanno confermato una comunanza di intenti tanto più importante in un momento in cui stiamo decidendo lo scorporo dell’attività bancaria. Prospettiva accolta con favore dai dipendenti stessi, perché rappresenta una grande opportunità per il futuro senza impatti occupazionali. La Banca conferma, una volta di più, di voler costruire un progetto serio, concreto, e che darà opportunità sia a chi lavora già in ChiantiBanca sia, perché no, a nuovi assunti”.

Con un protocollo separato, ChiantiBanca e sindacati hanno inoltre ampliato la tutela per i dipendenti che non hanno un contratto a tempo indeterminato.



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