E’ stato inaugurato nella mattinata di venerdì 11 dicembre Sidecar (Siena, defibrillatori e cardioprotezione), progetto che porta a Siena una rete di DAE (defibrillatori semiautomatici esterni) e cittadini formati all’uso di questo strumento salvavita.
Il taglio del nastro sulla postazione con defibrillatore in piazza del Campo (Palazzo Berlingeri) significa, di fatto, che i primi “mattoni” di Sidecar sono posati e funzionanti.
ChiantiBanca ha, fin dalla prima ora, creduto nel valore di Sidecar, sostenendolo con l’adozione di diverse postazioni con defibrillatore.
I ringraziamenti, inoltre,vanno anche alle aziende Secur 3, Teco Trading, CAMST, alla onlus Andrea Massari e all’Associazione cardiotrapiantati di Siena. Senza di loro, il progetto non avrebbe preso sostanza.
Al momento sono 6 le postazioni con defibrillatore entrate in funzione, sempre a disposizione di cittadini e turisti. Oltre a quella di piazza del Campo, le altre sono in: piazza Duomo, piazza Gramsci, Antiporto Camollia (uscita risalita), Fortezza Medicea, Località Stellino.
Tutti i defibrillatori, modello Powerheart, saranno controllati in remoto dal 118. In altre parole, i sanitari sapranno in tempo reale se un defibrillatore è stato attivato per l’uso. Inoltre, il sistema di telecontrollo previsto da Cardiac Science (azienda produttrice dei defibrillatori usati nel progetto, coadiuvata sul territorio dal partner Siena Medical) permetterà di avvisare dell’emergenza i volontari formati all’uso del DAE che danno la loro disponibilità.
Fulvio Mancuso, vice sindaco di Siena
“E’ con grande soddisfazione che oggi raccogliamo il frutto di un ambizioso ed efficace percorso di collaborazione, nato nello spirito della Smart City e articolato su competenze diverse con l’obiettivo comune di rafforzare l’immagine di Siena come città d’avanguardia in ambito socio-sanitario. Questo deve essere visto, però, come un punto di partenza per una diffusione sempre più capillare dei defibrillatori in città e nel territorio comunale e, soprattutto, per il coinvolgimento attivo dei cittadini, i quali, con poche ore di formazione, potranno imparare importanti manovre salvavita e ad usare il defibrillatore”.
Sergio Mondillo, direttore della Cardiologia universitaria di Siena
“Abbiamo installato, a Siena, i primi defibrillatori semiautomatici esterni ad uso pubblico. Ma siamo solo all’inizio: il progetto continuerà nei prossimi mesi, a partire già da gennaio 2016, con l’arrivo di nuove postazioni con defibrillatore. Tutto va in un’unica direzione: combattere l’arresto cardiaco improvviso, prima causa di morte nel mondo occidentale. Ogni anno, sono 70.000 gli italiani che non sopravvivono a questa patologia, uno ogni 8 minuti. Avere un defibrillatore ad uso pubblico nelle vicinanze, significa poter colmare il gap temporale tra la chiamata al 118 e l’arrivo dei professionisti del soccorso. Se si interviene con un defibrillatore entro tre minuti dall’arresto cardiaco, si aumentano le chance di sopravvivenza del 75%. Al contrario, con il passare di ogni minuto dall’episodio, si abbassano del 10% le possibilità di sopravvivenza. Da sottolineare che l’80% dei casi di arresto cardiaco improvviso avviene fuori dagli ospedali. Questo male, silenzioso, non riguarda solo i cardiopatici: può colpire chiunque, anche giovani in apparente salute. Per tutti questi motivi, è fondamentale che il maggior numero di cittadini possibile sia formato all’uso del defibrillatore. Con un defibrillatore vicino e l’opportuna formazione saremo pronti in caso di necessità”.
Roberto Monaco, presidente dell’Ordine dei Medici di Siena
“Stiamo mantenendo la promessa, fatta alla popolazione di Siena, qualche mese fa. All’Ordine dei medici di Siena sono venuti tanti cittadini a fare il corso per l’uso del defibrillatore. E, soprattutto, stiamo avendo la grande collaborazione delle Contrade, cuore pulsante della città, con l’arrivo dei Priori e di molti contradaioli per la formazione. Insieme si vince: Comune, Ordine dei Medici, Cardiologia universitaria, Asl 7, Chianti Banca e cittadini dimostrano che le coscienze, unite, creano progetti utili e che possono salvare vite umane”.
Flavio D’Ascenzi, cardiologo della Cardiologia universitaria
“Tutta la bellezza del progetto di cardioprotezione ad accesso pubblico sta nel suo essere un progetto sociale, dalla cittadinanza e per la cittadinanza: i cittadini devono sapere di poter contare l’uno sull’altro, avendo ad oggi a disposizione le risorse tecnologiche per poter salvare una vita. La presenza di defibrillatori in città, 24 ore su 24, significa poter dare a tutti una chance in un momento che altrimenti si rivelerebbe fatale. Prendendo esempio dai molti cittadini che si sono formati e da quelli che lo stanno facendo in questi giorni, desidero invitare tutti a diventare parte attiva del progetto, formandosi con sole 5 ore di corso. Vorrei infine esprimere un ringraziamento alle persone con cui abbiamo lavorato in questi mesi e, in particolare, ad una persona che tanto si è impegnata personalmente sul tema della cardioprotezione, Dilva Genovesi, la cui onlus (Andrea Massari) ha adottato la postazione di piazza del Campo”.