DAL TERRITORIO


Il nuovo brand DAL TERRITORIO / Primo Piano
autore: Filippo Piperno
Responsabile Comunicazione e Media Relations Iccrea Banca

 

LA COSTITUZIONE DEL GRUPPO BANCARIO COOPERATIVO ICCREA ha rappresentato un evento per molti aspetti epocale per il credito cooperativo. 

Nell’ambito dei molti progetti di trasformazione che sono stati avviati, un punto di particolare attenzione è stato riservato all’individuazione di un nuovo marchio di Gruppo.

Occorreva realizzare un nuovo segno distintivo capace di accrescere e cementare il senso di appartenenza di tutte le componenti del Gruppo, con l’obiettivo di combinare in modo efficace il posizionamento delle banche cooperative del territorio con la valenza di un grande gruppo nazionale: i tradizionali pregi di una banca cooperativa locale, vicina alle esigenze del territorio, si valorizzano grazie al supporto di un grande Gruppo. Questo doveva esprimere il nostro nuovo brand.

Date le premesse, il principale obiettivo del progetto è stato soprattutto creare una chiara e immediata identità tra il Gruppo e le Bcc e, allo scopo, è stato creato un Gruppo di lavoro composto da persone provenienti da tutte le componenti del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea perché si voleva ottenere un risultato che fosse la sintesi di sensibilità, professionalità, esigenze diverse, territori di provenienza diversi. 

E’ stata, successivamente, organizzata una gara impegnativa che ha visto confrontarsi alcune tra le più importanti aziende creative e che ha portato alla decisione di ridisegnare in chiave moderna il tradizionale logo Bcc abbinato al nodo di Salomone (la doppia C), su cui il credito cooperativo ha investito di più in termini di comunicazione negli ultimi vent’anni. Questa è sembrata la scelta più ovvia e capace di esprimere nel modo più coerente la nostra nuova identità.

Con questa formula si è voluto valorizzare la nostra storia – che è la storia ultracentenaria delle banche di credito cooperativo – e affermare al contempo la novità del cambiamento che stiamo vivendo.  Ci piace pensare che abbiamo avvicinato l’identità del Gruppo alle Bcc piuttosto che il contrario. 

In questo senso è stata scelta una soluzione di grande flessibilità per le Bcc che non prevede l’obbligo da parte delle Banche di adottare la proposta di nuova brand identity, fatto salvo quanto previsto da obblighi di legge e dal Contratto di coesione. Alla base vi è l’auspicio che l’adozione del nuovo brand sia una scelta consapevole da parte delle banche affiliate ma confidiamo che molte di esse sposeranno con convinzione la nuova identità. Da parte nostra noi puntiamo attraverso gli investimenti che faremo congiuntamente ad aumentare la visibilità e di conseguenza il valore della brand identity di Gruppo. 

L’auspicio è che il nuovo marchio diventi, grazie ad un’adesione condivisa e al comune impegno, il simbolo riconosciuto del nostro essere uniti e plurali.

 

 


Ottobre in Bcc, l’educazione finanziaria per tutti i gusti DAL TERRITORIO

OTTOBRE IN BCC è una campagna promossa da Iccrea Banca in occasione del “mese dell’educazione finanziaria, iniziativa promossa ogni anno per tutto il mese di ottobre dal Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

L’iniziativa ha raggiunto la quarta edizione ed è dedicata al tema “Prenditi cura del tuo futuro”, con l’obiettivo di accrescere le conoscenze finanziarie di base, dare idee per affrontare in modo sereno il futuro, imparare a gestire eventuali imprevisti e raggiungere un maggiore benessere finanziario. 

ChiantiBanca aderisce al progetto con consulenze gratuite nelle nostre filiali per diffondere informazioni utili, contribuire alla maggiore consapevolezza sui temi del risparmio, della previdenza e della pianificazione finanziaria nonché presentare soluzioni su come risparmiare, come proteggersi dagli imprevisti, come accumulare un reddito adeguato alla pensione e infine valorizzare i propri risparmi.

Un impegno coerente con il nostro statuto e con la nostra identità cooperativa e mutualistica.

Pagina dedicata sul nostro sito e post sulle pagine Facebook e Instagram di ChiantiBanca.


Insieme c’è più gusto DAL TERRITORIO
autore: Tino Ernesto Cornaglia
Presidente Bcc Alba

IN QUESTI GIORNI ho riletto le riflessioni di un caro amico, anche lui molto legato al credito cooperativo, che vorrei condividere con voi: “Qual è il valore di una banca locale? Una ‘vera’ banca locale, di quelle che hanno a cuore le persone, lo sviluppo economico e culturale del suo territorio, il benessere della comunità, la creazione di valore, la tutela del risparmio, la crescita responsabile e sostenibile, la coesione sociale, il bene comune, una banca che ha nei propri Soci i più convinti sostenitori dell’attività bancaria e orgogliosi di condividerne i principi di correttezza, trasparenza e responsabilità sociale, una banca senza fini di speculazione privata e che utilizza il risultato di gestione per incrementare il proprio patrimonio?”.

Quale è il valore di una banca locale? È molto difficile misurare questo valore, perché non può essere solo il risultato di una formula matematica. La risposta viene dall’orgoglio di essere parte di una comunità, ed è un riscontro che ci spinge a coltivare lo spirito cooperativo che 126 anni fa ha fatto nascere la nostra Banca, uno spirito animato dal desiderio di costruire un futuro migliore per le generazioni a venire, insieme “Soci e Banca”.

“Insieme”: è questo il nostro principale valore, dialogando con tutte le realtà del territorio sia in ambito bancario che extra-bancario, alla ricerca di contaminazioni positive ed efficaci che ci consentano di esercitare cittadinanza attiva nei territori di competenza. Il territorio lo sa e risponde, consentendo una crescita reciproca non solo commerciale ma anche sociale e umana.


La ripresa economica DAL TERRITORIO

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autore: Danilo Trabacca

Direttore area Territoriale Iccrea Mercato Centro-Ovest

A VENTI MESI DALL’INIZIO DELLA PANDEMIA, si avvertono finalmente segnali di ripartenza dell’economia in diversi segmenti di business. Dal nostro osservatorio di Gruppo di banche molto vicine al tessuto imprenditoriale piccolo e medio, cogliamo dei segnali incoraggianti di ripresa, anche se al tempo stesso sappiamo che l’emergenza non è terminata. 

Insieme alle 129 Bcc del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, fin dal primo giorno di emergenza, siamo stati in prima linea sul territorio, con i nostri sportelli, per raccogliere le esigenze delle famiglie, delle micro, piccole e medie imprese. E in particolare degli artigiani, degli imprenditori agricoli e di chi, come nel campo turistico o della ristorazione, si è visto il proprio business chiudere all’istante e a più riprese. Oggi tutte le attività stanno gradualmente ripartendo, alcune con un certo vigore, e anche noi stiamo apprezzando evidenze di questi trend.

Un numero su tutti riguarda le moratorie: se ne avevamo approvate, l’anno scorso, per oltre 22 miliardi, ossia per circa 1/4 degli impieghi complessivi dell’intero Gruppo Iccrea: a conferma di quanto il nostro Gruppo sia impegnato verso le realtà che più hanno vissuto la crisi, oggi le moratorie sono scese a un valore di quasi 6 miliardi, poco più del 5% degli impieghi del Gruppo.

In Toscana, ad esempio, quasi il 70% delle moratorie concesse sono rientrate, a fronte di un valore complessivo concesso di 3,3 miliardi. Un segnale incontrovertibile che la tendenza si sta invertendo, in particolare nel settore del commercio e della manifattura, insieme anche al comparto immobiliare, anch’esso in fase di recupero. A questo si aggiungono i risultati complessivi del Gruppo nel primo semestre 2021, con un utile netto consolidato di 400 milioni, in crescita rispetto al primo semestre dello scorso anno a dimostrazione di un contesto economico in fase di sviluppo e, insieme, della capacità di risposta delle nostre Bcc.

Nell’ottica di rafforzare le strategie di mercato delle Bcc sul territorio e accrescere le sinergie con le strutture centrali di Iccrea, il Gruppo ha varato il piano di riorganizzazione che ha previsto la costituzione dell’Area Territoriale Mercato Centro-Ovest, che ho l’opportunità di dirigere, e che racchiude le regioni Toscana, Lazio, Umbria e Sardegna. Questo nuovo assetto organizzativo si inserisce in un progetto più ampio del Gruppo Iccrea che ha l’obiettivo di efficientare e migliorare l’attività e l’offerta di tutte le Bcc verso la propria clientela. Vogliamo infatti dotarci di un modello flessibile che garantisca un bilanciamento ancora più efficace tra nuove esigenze di mercato e tradizionali prerogative delle nostre Bcc sul territorio, valorizzando il lavoro di ognuna di loro e accrescendone il potenziale commerciale e di servizio alle comunità.

Grazie a questa riorganizzazione, entro il 2023 l’Area Centro-Ovest potrà contare su un incremento di raccolta qualificata, per 2,1 miliardi, di cui circa 1,3 miliardi (oltre il 60% dell’intera Area) solo in Toscana, dove inoltre è prevista una crescita della raccolta indiretta di 1,9 miliardi, di cui circa 1,2 miliardi (63% dell’intera Area) in Toscana. Tutto questo va ad aggiungersi a quanto già fatto dall’area per fronteggiare la grave crisi causata dal Covid-19: nel corso del 2020 in Toscana sono stati realizzati impieghi soggetti a moratoria per 3,6 miliardi in Toscana (64% dell’intera Area), e nuove erogazioni cura Italia per 693 milioni in Toscana (46% dell’intera Area).

Un’importante occasione di crescita sarà anche il percorso che riguarda il PNRR e il Gruppo insieme alle Bcc avrà un ruolo fondamentale, con il supporto della Capogruppo Iccrea Banca, per far confluire parte delle risorse previste nel piano proprio alle PMI, ed evitare che solo le grandi imprese possano beneficiare dei fondi europei. Le piccole imprese, senza un’opportuna assistenza, potrebbero essere coinvolte solo nella veste di indotto delle grandi stazioni appaltanti o delle grandi imprese, mentre noi abbiamo tutte le risorse per accompagnarle e, in più, assisterle nei loro piani di sviluppo per accedere ai fondi europei. Questo è il significato che diamo alla “ripartenza” e alla “resilienza” del tessuto imprenditoriale più importante del nostro paese, quello delle PMI e dove solo le banche di comunità come le BCC possono affiancarsi a chi parla la loro lingua e vive lo stesso territorio. 


Il modello ChiantiMutua DAL TERRITORIO
autore: Stefano Mecocci
 Presidente ChiantiMutua

LA CULTURA MUTUALISTICA INSITA NEL DNA DELLA COOPERAZIONE portò nel 2007 alla fondazione della prima Mutua toscana di espressione di una Bcc. Le difficoltà che abbiamo affrontato sono state enormi: è motivo di orgoglio averle superate con successo. E adesso le esperienze maturate possono essere da esempio alle sette nuove mutue che stanno partendo in Toscana, che vanno ad aggiungersi alle quattro già operative.

Ho avuto l’onore di coordinare il gruppo di lavoro che presso la Federazione Toscana ha fatto partire il progetto “Una Banca Una Mutua”, per poi presentare l’iniziativa in altre federazioni regionali, che avvieranno analoghi progetti mutualistici (Veneto, Lombardia, Campania, Puglia e Calabria).

Siamo consapevoli dell’importanza strategica che la sanità integrativa avrà come fattore di sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale e siamo ancor più convinti di come possa essere elemento distintivo per le banche del territorio. Il movimento di credito cooperativo si sta organizzando: Crea Welfare, società le cui quote sono equamente suddivise fra Federazione Toscana Bcc, Federazione Lombarda Bcc, Comipa (Consorzio Mutue italiane di previdenza e assistenza) e Federcasse, e di cui sono stato nominato di recente vice presidente, sarà il service centrale del gruppo per soddisfare i bisogni di welfare di soci, clienti e dipendenti delle singole Bcc, cercando di replicare il tradizionale modello di prossimità su larga scala.

In questo scenario ChiantiMutua gioca un ruolo da protagonista, cercando di servire al meglio i suoi tredicimila soci, quindicimila assistiti e – più in generale – il territorio dove ChiantiBanca esercita la presenza. A dimostrazione di questo, il processo di sviluppo è proseguito senza sosta anche durante il periodo estivo, consolidando i dati espressi nella prima parte dell’anno: nel 2021 abbiamo finora soddisfatto quasi 6.700 rimborsi per complessivi 194.000 euro erogati. E l’utilizzo del portale online, che ci ha visto precursori, sta diventando sempre più punto di riferimento per i nostri soci, con un trend in continua crescita. Un esempio su tutti: dalle 117 prenotazioni online di marzo si è passati alle 260 del mese di luglio.

Adesso siamo già pronti per la prossima sfida: riuscire ad attrarre il mondo dei giovani. Entro fine anno presenteremo il progetto Under 30, con una vasta gamma di servizi in aggiunta a quelli già esistenti: corsi di inglese, consulenza fiscale, supporto legale, tutorial per colloqui e parlare in pubblico, assistenza alla compilazione del curriculum, corsi professionali e tanti racconti di esperienze professionali e di vita dei nostri soci come elementi di orientamento. Detto questo, siamo aperti e pronti a recepire qualsiasi proposta dei nostri soci che possa arricchire la nostra offerta, nell’ottica di creare empatia e attrattiva con quelli che dovranno rappresentare le forze del futuro e che possa far capire loro l’importanza di far parte di una vera comunità.


Il valore delle persone, l’importanza di essere ChiantiBanca DAL TERRITORIO
autore: Maurizio Farnesi
 Direttore Generale ChiantiBanca

HO INIZIATO A LAVORARE NEL MONDO DEL CREDITO COOPERATIVO NEL 2010. Il mio percorso professionale si era sviluppato altrove, per oltre vent’anni. Mi dicevano che il salto sarebbe stato senza paracadute, un cambiamento importante, quasi stravolgente in termini di approccio e mentalità, che ci sarebbe voluto tempo – chissà quanto tempo – e capacità di adattamento non comune per entrare fino in fondo nelle pieghe della nuova realtà. Ma le sfide mi sono sempre piaciute: Papa Francesco dice che “una vita senza sfide non esiste” e Albert Einstein che “la vita senza sfide è una lenta agonia”. 

Pochi giorni sono stati sufficienti per darmi la convinzione che la scelta era stata giusta e capire che il mondo della cooperazione, quello che definiamo il “nostro” mondo, è differente davvero e non solo a parole, come recitava una vincente campagna pubblicitaria che ancora oggi viene ricordata con immutato orgoglio.

Si parla di valori e di persone. Di rapporti e di conoscenza diretta. Di prossimità al territorio e di servizi “sartoriali”, cuciti addosso a seconda delle necessità. Di capacità di ascolto e di attenzione su tutto ciò che ci gira intorno. Si parla di numeri – non possiamo prescinderne – nell’ottica del pieno rispetto di chi ci ha affidato risparmi e inevitabilmente fiducia e non per andare a inseguire chissà quali utili da sbandierare. Si parla di clienti e si parla soprattutto di soci, la nostra vera forza, imprescindibile, che abbinata alle competenze – umane e professionali – dei nostri dipendenti costituiscono il vero valore aggiunto della nostra banca.

Il credito cooperativo è questo: persone che lavorano per le persone. La valorizzazione del capitale umano come elemento distintivo, il lavoro di gruppo e la condivisione degli obiettivi come motore per offrire quello che gli altri non possono e non sono in grado di proporre.

Un sistema sinergico di banche che “vanno oltre”, che sanno pesare fino in fondo i loro interlocutori. E la recente riforma cooperativa, con la costituzione di due Capogruppo che supportano l’operatività delle singole bcc e ne favoriscono i rapporti con qualsiasi soggetto, ci permetterà di affrontare senza scossoni l’inarrestabile evoluzione che sta investendo anche il mondo creditizio.

Più investimenti, più leve tecnologiche e innovative, più risorse a disposizione per stare al passo coi tempi, sempre mantenendo fede ai valori che ci hanno permesso di radicalizzarci sui territori, non perdendo l’identità.

E’ il filo conduttore di ChiantiBanca e del nostro modo di operare, di cui andiamo fieri e che detterà ogni scelta futura: continueremo a sostenere con forza le comunità, le famiglie, le piccole e medie imprese, gli artigiani che rappresentano le eccellenze di un territorio che il mondo ci invidia. Saremo una presenza silenziosa – di “basso profilo”, prendendo in prestito una frase cara al nostro presidente, che mi trova perfettamente allineato – ma costante, faremo la nostra parte senza esitazioni specie nei momenti di difficoltà, come è successo durante i mesi terribili di pandemia: oltre alle diecimila moratorie concesse per un miliardo complessivo di controvalore, mi preme sottolineare il milione riversato sul territorio nel 2020 sotto forma di sponsorizzazioni, contributi e beneficenza, cui ha fatto seguito un analogo trend nel primo semestre del 2021.

E proprio in riferimento al primo semestre dell’anno, ho il piacere di rendervi partecipi che i numeri di bilancio continuano a volgere sempre più al positivo, nel solco del percorso tracciato, ormai da anni, del pieno consolidamento di ChiantiBanca: al di là dell’incoraggiante chiusura del conto economico che presenta un utile netto di 6,6 milioni, mi preme sottolineare il costante miglioramento del profilo creditizio – con particolare attenzione ai crediti non performanti (npl ratio sceso dal 12,03% all’11,84%) e al tasso di copertura del credito deteriorato (dal 51,98% al 53,21%) –, la crescita del patrimonio a 211,9 milioni (+2,46 rispetto alla chiusura dell’anno) e l’accelerazione del margine di interesse (+ 13,7% rispetto al 30 giugno 2020) che testimoniano lo stato di salute della nostra banca. La crescita registrata dalla raccolta complessiva (con un incremento di oltre 160 milioni rispetto al 31 dicembre), del numero di soci (28.400) e di clienti (oltre 110mila) confermano la fiducia riposta in ChiantiBanca, leva fondamentale per cercare di fare ancora di più e ancora meglio per i nostri territori. 

Concludo ringraziando, uno per uno, i membri del Consiglio di Amministrazione, sperando di meritarne la fiducia concessami: prometto sudore, trasparenza e lealtà, qualità che ritengo essere – da ex sportivo – le basi di qualsiasi successo; e porgo un pensiero di cuore a tutta la mia squadra, sapendo che – senza scomodare paragoni illustri – un uomo solo può essere al comando ma per arrivare lontano non si può prescindere dall’affiatamento di un gruppo.


Lo sport per amico DAL TERRITORIO
autore: Ilaria Camiciottoli
 Consigliere di Amministrazione ChiantiBanca

L’ESTATE 2021 HA TRASFORMATO I SOGNI DEGLI ITALIANI IN REALTA’: la data ormai storica dell’11 luglio ha visto il primo italiano in finale a Wimbledon e, poche ore dopo e pochi km a nord, gli azzurri a Wembley che alzano al cielo la coppa di campioni d’Europa. E poi le Olimpiadi di Tokyo, con il record storico di 40 medaglie e i successi nei giochi paralimpici, fino alla strepitosa doppietta agli europei di volley con le squadre maschile e femminile.

I grandi campioni ci hanno fatto sognare: li abbiamo visti vittoriosi sulla vetta del mondo, ma per arrivare in cima il cammino, all’insegna di impegno e sacrificio, parte da lontano, dalle piccole società sportive del territorio che insegnano le regole dello sport e ne tramandano i valori. E sono queste società giovanili, dilettantistiche e professionistiche che ChiantiBanca, come banca di credito cooperativo attenta a valorizzare il territorio in cui opera, vuole sostenere.

Nel 2021 abbiamo sostenuto le società sportive delle diverse zone in cui siamo presenti ed operanti nelle più svariate discipline, attraverso sponsorizzazioni per quasi 300.000 euro, importo che ha rappresentato circa il 40% del totale sponsorizzazioni.

Numerose le associazioni sostenute e gli eventi sponsorizzati nel territorio senese: CUS Siena, importante associazione sportiva della città operante in diverse discipline (pallavolo, scherma, rugby, judo, calcetto e basket) sostenuta per opere strutturali dell’impianto, USD Colligiana, società calcistica di Colle Val d’Elsa, Virtus Certaldo Basket, sostenuta per la seconda edizione del camp estivo, Unione Sportiva Poggibonsese, per le attività per ragazzi da 6 a 12 anni, Tennis Club Poggibonsi per la stagione 2021-22, Team Bike Pionieri per la gran fondo di mountain bike, Certaldo Calcio per il progetto di sviluppo della scuola calcio giovanile.

Anche l’area Chianti-Firenze ha visto consolidarsi numerosi sodalizi: Montespertoli per la scuola calcio, Chianti Volley, fondata dall’unione tra Azzurra Pallavolo San Casciano e Pallavolo Tavarnelle, Chianti Classico Company, collaborazione con il Consorzio Chianti Classico per manifestazioni per cicloamatori, Pallavolo Scandicci Savino del Bene, la cui squadra milita nel campionato di serie A.

Di assoluto rilievo le sponsorizzazioni dell’area Pistoia: Pistoia Basket, la cui prima squadra milita nel campionato A2, Pistoiese 1921, principale società calcistica della città, Scherma Pistoia 1984, che vanta importanti risultati nazionali ed internazionali, Pistoiatletica 1983, di cui abbiamo l’onore di essere main sponsor, Tennis Club Pistoia, associazione storica con importante scuola tennis, Golf Quarrata per il progetto di affermazione nel panorama golfistico toscano, Società Ginnastica Ferrucci Libertas, importante società di ginnastica artistica, Arcieri del Micco, che rivolge attenzione anche all’attività sportiva per soggetti disabili.

Importanti collaborazioni sono presenti anche nell’area Campi-Prato: Empoli Calcio, tornata in serie A e orgogliosa di far parte del ristretto gruppo di club non facenti capo a capoluoghi di provincia che abbiano partecipato al campionato di calcio di massima divisione, Lanciotto Campi, storica società calcistica campigiana, Lupi S. Croce Volley, conosciuta e apprezzata non solo a livello locale ma nazionale, militante nel campionato A2, Le Pavoniere Golf e Country Club, struttura sportivo/ricettiva tra le più note e prestigiose dell’intero territorio nazionale, Volley Prato, principale realtà della pallavolo della città, Twiga, importante società ciclistica femminile, Azzurra Nuoto Prato, per il meeting di gare di nuoto che ha visto ampia partecipazione di atleti, Prato Promozione, per l’evento realizzato con atleti disabili handbikers, Polisportiva Colline Medicee, che opera in sport diversi come tennis, calcio e beach volley, Virtus Comeana per la stagione calcistica 2021-22.

L’elenco delle società sportive con cui ChiantiBanca collabora è ben più ampio di quelle sopra citate, proprio perché, come banca del territorio, sostiene le realtà che nello stesso operano e che contribuiscono a costruirne il tessuto sociale e a condividerne i valori: lo sport può essere visto come una metafora della vita, che insegna come dalle piccole cose, passo dopo passo, con impegno e dedizione, si possono raggiungere i traguardi più grandi, come abbiamo visto nella stagione appena conclusa. Lo sport ci ha insegnato tanto e, dopo un periodo pesantemente condizionato dalla pandemia, ci ha regalato l’entusiasmo necessario per costruire una fase di ripresa. 

Ilaria Camiciottoli è consigliera di amministrazione di ChiantiBanca dal maggio 2017. Vanta due lauree: Economia Aziendale e Educazione Professionale. Due anche le professioni svolte: educatrice per l’assistenza scolastica a bambini con difficoltà e titolare dell’azienda vitivinicola La Collina. 


Maurizio Farnesi direttore generale ChiantiBanca DAL TERRITORIO

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE è lieto di annunciare che Maurizio Farnesi, già vice direttore vicario da gennaio 2019, è il nuovo direttore generale di ChiantiBanca.

Dopo la laurea in giurisprudenza e l’iscrizione all’albo degli avvocati nel 1992, Farnesi sviluppa un percorso professionale maturato quasi interamente nel mondo bancario – prima Abi, con Credito Fondiario e Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, poi cooperativo –, rivestendo numerosi incarichi di responsabilità di varia natura (commerciale, legale, creditizio, amministrativo) fino ad arrivare nel 2014 alla direzione della Banca di Pistoia, di cui è stato anche vice direttore generale per un biennio.

“Farnesi ha saputo meritarsi gli apprezzamenti dell’intero Consiglio di Amministrazione e dei colleghi negli anni di percorso comune – le parole del presidente Cristiano Iacopozzi –: sarà una guida competente con una profonda conoscenza del territorio, tale da migliorare ancor più la relazione con soci e clienti e rimarcare il ruolo di ChiantiBanca come punto di riferimento delle comunità di riferimento secondo i principi valoriali del credito cooperativo”.


Su il sipario sulla cultura, la ricchezza dei territori DAL TERRITORIO
autore: Alessia Naldini
 Consigliere di Amministrazione ChiantiBanca

IL NOSTRO DESIDERIO DI METTERE SEMPRE AL CENTRO IL TERRITORIO significa anche e soprattutto sostenere coloro che cercano senza sosta di valorizzare i luoghi della Toscana e le sue eccellenze attraverso la cultura e le attività legate ad essa, nonostante le difficoltà e restrizioni a cui questo settore è ancora sottoposto.

ChiantiBanca, proprio per questo motivo, nel primo semestre del 2021 ha sostenuto con oltre 150.000 euro le numerose iniziative culturali e ricreative disseminate nel territorio toscano, erogando il 30% delle risorse (fra sponsorizzazioni e contributi) a tali iniziative.

Dobbiamo infatti riconoscere che molte di queste attività sono servite negli anni a rendere le città e i paesi in cui la Banca opera luoghi più comunitari e più vivi, luoghi più vissuti e amati anche dai turisti nazionali e internazionali.

Il nostro contributo non vuole essere dunque solo quello di sostenere il puro intrattenimento alla noia o il mero divertimento delle comunità. Al contrario tramite tale sostegno si vuole ribadire il potere trasformativo che la cultura può avere sui luoghi e sul mondo che ci circonda. 

L’importanza di immaginare nuovi modelli e spazi per la cultura può diventare, in quest’ottica, sinonimo di ricchezza, genialità, creatività e impatto sociale per le comunità che la ospitano, come è nel caso della nuova collaborazione di ChiantiBanca con il programma estivo del Museo Pecci Prato.

In questo primo semestre non è mancato il rituale sostegno ai festival e rassegne, musicali e non.

Gli eventi sostenuti spaziano dalla musica classica con il Festival Concertistico di Toscana Classica, a quella contemporanea come la rinnovata collaborazione di ChiantiBanca con il Pistoia Blues Festival, che propone numerosi concerti, tra cui Motta, Ghemon, Frah Quintale e Venerus.

Dalla storica rassegna dellEstate Fiesolana, che ospiterà tra gli altri Niccolò Fabi, Uto Ughi e Devendra Banhart, al giovane Festival RockUnMonte di Montespertoli con nomi della scena indipendente italiana come la cantautrice toscana Emma Nolde, per arrivare alla rassegna ITINERA – It’s Jazz time, con concerti nelle fattorie delle colline e trekking sui sentieri scandiccesi.

Tra gli altri festival sostenuti c’è il Musart, che vedrà protagonisti internazionali e nazionali susseguirsi sul palcoscenico: dall’etoile Roberto Bolle e il suo Gala di danza, il rock d’essai di LP, Goran Bregovic con lo spettacolo “From Sarajevo”, Stefano Bollani con il nuovo progetto dedicato a “Jesus Christ Superstar”. Ma anche il FOOD FESTIVAL, che nasce dall’esigenza di unire arti enogastronomiche, musicali e di artigianato in un unico contenitore di socializzazione, e il Florence Dance Festival che quest’anno riaccende i riflettori sul magnifico Grande Chiostro di Santa Maria Novella. 

Anche il mondo delle accademie musicali è stato supportato. Tra le varie presenti troviamo l’Accademia Musicale di San Casciano, l’Accademia Chigiana, impegnate a valorizzare e diffondere il patrimonio musicale nazionale ed internazionale ed a supportare l’alta formazione e la crescita professionale dei giovani talenti della musica classica; l’Istituzione Sinfonica Italia Classica, che promuove in particolare progetti di composizione musicale mista interattiva-multimediale (con video e captazione gestuale/sensori di movimento) e masterclass di interpretazione strumentale con artisti internazionali di chiara fama e tecnologie sviluppate all’IRCAM-Centre Pompidou di Parigi.

Sono sostenuti anche progetti editoriali come la rivista “Nuova Antologia” e il concorso “Narrativa Giovane” della Fondazione Spadolini, quello della rivista OINOS, dedicata agli operatori e appassionati dei prodotti enogastronomici, o come il volume Buonarrotiana. Studi su Michelangelo e la famiglia Buonarroti, promosso dall’omonima Fondazione per approfondire importanti momenti della storia italiana ed europea. Doveroso citare anche la partecipazione al Campionato di Giornalismo della provincia di Prato, organizzato dalla Poligrafici Editoriale e che coinvolge come ogni anno gli studenti delle scuole medie nella redazione e pubblicazione di veri e propri articoli giornalistici. Inoltre ChiantiBanca ha sostenuto la Libraria Autori e Storie in Piazza, rassegna letteraria con autori in presenza nella piazza principale di Sesto Fiorentino.

Passando poi al settore del cinema, ChiantiBanca ha contribuito al documentario di Francesco Bruschettini, produttore e cineasta, video che riconosce e celebra la città di Siena ed i suoi meriti di appartenenza al pantheon storico artistico e culturale dell’Unesco. Tra le manifestazioni invece troviamo “Fuori Campo: tutto quello che avreste voluto sapere sul cinema e non avete mai osato chiedere” promosso da Controradio e l’Arena cinematografica del Castello dell’Imperatore organizzata dalla Casa del Cinema di Prato.

ChiantiBanca ha promosso inoltre numerosi iniziative legate alla valorizzazione del territorio e alla cittadinanza attiva, come quelli proposti dalla Pro Loco di Campi Bisenzio, di Sesto Fiorentino, dal Comune di Castellina in Chianti e dal Lions Club di Barberino Tavarnelle.

Dopo un lungo periodo in cui la socialità è stata limitata per esigenze sanitarie, emerge prorompente la voglia di tornare a stare insieme, sempre nel pieno rispetto delle normative, e di condividere le esperienze uniche che le realtà citate vogliono regalare alla comunità. ChiantiBanca è orgogliosa di contribuire a sostenere tali associazioni e le loro iniziative, in particolar modo in questo periodo di rinascita.

Alessia Naldini, nata a Bagno a Ripoli nel 1989, vive tra Barberino Tavarnelle e Milano. Laureata in Giurisprudenza presso l’Università di Firenze, imprenditrice sociale e co-founder di un’agenzia specializzata in turismo culturale e marketing territoriale, dal 2017 è membro del Consiglio di Amministrazione di ChiantiBanca. 


Bcc, ritorno al passato per avere un futuro migliore  DAL TERRITORIO

di Matteo Spanò

Presidente Federazione Toscana Bcc

Le Bcc hanno attraversato la pandemia nella fase iniziale di adeguamento alla nuova realtà del Gruppo bancario cooperativo, individuata dalla Legge di Riforma del 2016 e dopo 130 anni di storia caratterizzata dalla loro completa autonomia giuridica e gestionale.

L’obiettivo del legislatore nel 2016 era quello di “mettere in sicurezza” il sistema-BCC tramite la riduzione dei costi per effetto di economie di scala e di scopo; l’ampliamento delle capacità di patrimonializzazione delle singole BCC; la prevenzione delle situazioni di crisi con l’attribuzione alla Capogruppo di ampi poteri di intervento e l’istituzione di un sistema di garanzie incrociate infragruppo.

 

Ad oggi è possibile dire che se l’esercizio dei poteri di intervento preventivi e l’attivazione dello schema di garanzia da parte della Capogruppo rappresentano risultati ormai conseguiti, alcune conseguenze della legge di Riforma non sono state all’epoca sufficientemente valutate. Si fa riferimento in particolare all’attribuzione alle BCC, al pari delle grandi banche, della qualifica di “significant” ex art. 40 del Regolamento BCE 468/2014 con una serie di oneri economici, organizzativi e patrimoniali che limitano la loro capacità di assistere finanziariamente il territorio di elezione per i “pesi” regolamentari, largamente incoerenti rispetto al modello di business e alle loro dimensioni. 

Il Credito Cooperativo italiano ha pertanto deciso di chiedere in sede europea la modifica dell’art. 40 del Regolamento BCE 468, sottraendo le BCC al “significant”, allo scopo di disegnare nuove prospettive per il Gruppo bancario cooperativo. La Capogruppo sarebbe di nuovo libera di preservare le finalità mutualistiche di ogni BCC, attraverso un modello di business coerente, fondato sull’intermediazione tradizionale e sul rapporto personale e diretto con la clientela, nel rispetto delle peculiarità dei singoli territori e senza eccessi regolamentari. Le BCC tornerebbero a svolgere a pieno sul territorio il loro tradizionale ruolo di accompagnamento allo sviluppo delle comunità locali.

Le BCC non possono però permettersi di aspettare inerti questo cambiamento. Devono continuare ad operare per lo sviluppo dei territori, a maggior ragione nel momento in cui il piano nazionale di ripresa e resilienza italiano, il PNRR, con circa 240 mld di euro fino al 2026, intende promuovere la transizione ecologica e digitale, migliorare la formazione dei lavoratori, ampliare il tessuto delle infrastrutture materiali, conseguire una maggiore equità di genere, territoriale e generazionale. Tutti valori e sfide già presenti nell’articolo 2 dei loro Statuti sociali.

Si tratta di una sfida enorme, senza precedenti, che richiede grandi capacità di utilizzo e di attuazione, ma che solo con il coinvolgimento dei territori potrà assicurare i tanto auspicati risultati per il nostro Paese. Servono pertanto banche che riescano a supportare concretamente l’iniziativa privata a fianco di quella pubblica a livello locale, altrimenti la ripresa riguarderà soltanto le grandi imprese e i territori o i settori più attrezzati, ma non si trasferirà in tutte le nostre comunità. È un’occasione che non deve essere sprecata e le BCC sapranno, come sempre, fare la loro parte.



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