Sono saliti sul palcoscenico e si sono uniti ai ritmi del combat folk dei Modena City Ramblers. Il gruppo emiliano che traduce in note, ispirate al folk irlandese, i contenuti e i temi di impegno civile e politico, legati alla contemporaneità, si è esibito insieme ai migranti.
I giovani profughi presenti a San Casciano nell’ambito del piano di accoglienza coordinato dalla Prefettura di Firenze e gestito da Oxfam, sono stati protagonisti insieme ai volontari della nona edizione della Festa del Volontariato sancascianese.
Un’edizione speciale, quella che si è conclusa lunedì 7 settembre con l’ultima giornata segnata dalla tradizione della Rificolona (offerta da ChiantiBanca, partner fondamentale per lo svolgimento della festa stessa), che si è contraddistinta per la qualità e la concretezza dell’impegno civile, oltre che per i numeri degli organizzatori e dei partecipanti, testimoniati da 22 associazioni, 500 volontari del territorio, oltre 5 mila presenze registrate in sette giorni di attività e proposte attraversate dal filo rosso del valore e dal ruolo del volontariato toscano.
Soddisfatti per gli esiti della manifestazione anche l’assessore all’associazionismo Roberto Ciappi e il presidente dell’associazione Festa del Volontariato sancascianese Francesco Guarducci.
“Dopo aver raccolto oltre 60mila euro in nove anni – spiega Guarducci – fondi che sono andati a finanziare quindici importanti progetti in diverse aree del mondo, dall’Italia all’Africa, dall’America Latina al Medio Oriente, la nona edizione si mette al servizio del progetto che mira a sensibilizzare sul tema del disagio psichico con un sostegno concreto alla promozione della campagna, ideata da Aeper, “Iosonogiacomo”, finalizzato a creare empatia tra persone con e senza disagio”.
“Il secondo progetto – conclude – tende a consolidare il processo di pace attraverso una maggiore partecipazione femminile al governo dei territori colombiani”.