Un progetto editoriale, in tre volumi, interamente dedicato alla storia delle Società di Contrada: si intitola “Incontriamoci in Società. Storie e racconti sulla seconda casa dei contradaioli” (edito da Betti Editore) ed è realizzato dal Magistrato delle Contrade, grazie al contributo di ChiantiBanca.
Una pubblicazione unica nel suo genere poiché, nella vasta e ricca letteratura legata al Palio e alle Contrade, mancava finora un progetto organico che raccontasse in modo completo lo scenario delle diciassette Società: realtà fondamentali per la vita delle Consorelle, luoghi di aggregazione ludica, certo, ma soprattutto punti costanti di ritrovo, confronto, condivisione e mutualismo.
ChiantiBanca, sensibile alle migliori sollecitazioni dei territori in cui opera e da sempre fortemente legata alla città di Siena e alla sua comunità, ha voluto dunque colmare questa lacuna.
Il primo dei tre volumi sarà presentato mercoledì 18 maggio, alle 18, nella Sala delle Lupe di Palazzo Pubblico. E’ dedicato al Terzo di Camollia e racchiude scritti, memorie e scatti fotografici – tra cui una parte molto interessante di materiale d’archivio – delle Consorelle che di quel Terzo fanno parte, Bruco, Drago, Giraffa, Istrice, Lupa e Oca.
I testi – il cui coordinamento editoriale è stato affidato ad Antonella Leoncini – sono stati realizzati dalle Contrade stesse che hanno così messo a frutto le professionalità insite nei diversi popoli, regalando uno spaccato unico di memoria, tradizione, carattere e sentimento, identità collettiva.
Un viaggio, dunque, in un aspetto della Festa che spesso rimane in secondo piano ma che trova invece, stavolta, totale dignità; una ricostruzione, anche storica, delle spinte e dei mutamenti sociali, culturali e politici che hanno portato alla nascita delle Società e al loro così profondo radicamento nel tessuto cittadino.
«Le nuove Società di Contrada fiorite una dopo l’altra dopo il 1870 – si legge nella prefazione del volume, firmata da Saverio Luigi Battente, docente di Storia contemporanea presso il Dipartimento di scienze politiche e internazionali dell’Università di Siena – si ponevano come obiettivo primario quello di sostenere la Contrada stessa nelle sue attività ludiche e ricreative e nelle manifestazione di carattere pubblico cittadino, come appunto il Palio (…). Parimenti questo primo associazionismo contradaiolo ebbe anche finalità mutualistico assistenziali per il popolo».