Giugno 1944: Siena vive giorni drammatici, schiacciata tra i tedeschi che stanno smobilitando e l’arrivo imminente degli alleati.
In questo scenario in fermento si scopre la morte efferata di un diciassettenne, un caso che resta misterioso per oltre settant’anni, finché un magistrato di oggi decide di immergersi in una storia del passato, per dare il nome a un omicida e rendere giustizia a una vittima: è nato da questi elementi “Una foto un delitto. Il caso Walter Cimino”, il libro scritto da Nicola Marini (con la collaborazione di Carlo Brandini e Paride Minervini) e realizzato da Edizioni Cantagalli, grazie alla collaborazione di ChiantiBanca.
Il libro, uscito nel 2013, si è appena aggiudicato il Premio Letterario Città di Siena nella sezione !scrittori emergenti!.
La giuria – presieduta dal rettore dell’Università per Stranieri, Pietro Cataldi – ha dunque dato il giusto riconoscimento a questa indagine appassionata e meticolosa, attraverso cui Marini, in magistratura dal 1986 e consigliere di Cassazione con funzioni di sostituto procuratore della Repubblica al tribunale di Siena, è riuscito a ricostruire un delitto insoluto, recuperando i frammenti di un passato lontano, potendo contare soltanto sui fogli sparsi di qualche fascicolo ingiallito e su pochissime testimonianze dirette.
Per celebrare il riconoscimento ottenuto dal libro, la Lega Tumori di Siena – di cui Marini è consigliere fondatore – ha dato vita a un appuntamento letterario che è andato in scena ieri, mercoledì 22 giugno, nell’auditorium di ChiantiBanca a Fontebecci.
Di fronte a un’interessata platea di cittadini e autorità, Marini ha così ripercorso le tappe della propria indagine, commentandola grazie a una carrellata di fotografie e documenti d’epoca: un vero viaggio per immagini dentro la Siena di quei giorni, stremata ma battagliera, percorsa da tante storie private e personali, come quella del diciassettenne Walter Cimino.