San Casciano in Val di Pesa, 16 ottobre – Il Consiglio di Amministrazione di ChiantiBanca, presieduto dal professor Cristiano Iacopozzi, ha esaminato lo stato del percorso di adesione al gruppo bancario cooperativo, che tutte le BCC sono chiamate a completare entro la fine del prossimo anno, come stabilito dalla legge di riforma (decreto legge 18/2016, convertito con la legge 49/2016) e dalle disposizioni del Testo Unico Bancario.
Il Consiglio ha deliberato di valutare l’adesione al costituendo gruppo bancario cooperativo promosso da Iccrea Banca s.p.a., nei termini da questa resi noti a tutte le BCC (secondo quanto previsto dall’art. 37-ter del TUB). Il consiglio reputa, infatti, tale gruppo come quello più vicino alla tradizione di ChiantiBanca e delle BCC che questa ha nel tempo incorporato, oltre che come quello più rispondente al modello di impresa bancaria cui ChiantiBanca, anche nei rapporti con il mondo cooperativo e con le altre BCC del territorio toscano, si è sempre ispirata.
Il Cda ha espresso la convinzione che, anche relativamente alla strategia industriale, questa scelta vada nella direzione di un pieno e più forte ruolo di ChiantiBanca nel sistema di credito cooperativo toscano, al fine di una valorizzazione del suo ruolo a beneficio dei propri soci, clienti e dipendenti, rafforzando la sua posizione di banca di riferimento del territorio. Da sempre, infatti, ChiantiBanca riveste un ruolo di supporto alle imprese, ai professionisti e alle famiglie del territorio per la crescita dell’economia e della società.
In tempi rapidi, il Consiglio di Amministrazione convocherà l’assemblea dei soci perché possa validamente esprimersi sull’adesione al gruppo che, all’esito delle necessarie valutazioni, risulterà quello più coerente con le prospettive strategiche di ChiantiBanca.
Il Consiglio di Amministrazione di ChiantiBanca auspica – nell’interesse della solidità e competitività dell’intero movimento cooperativo – che le BCC italiane non siano chiamate solo a scegliere tra due o più gruppi bancari cooperativi, ma possano successivamente contribuire alla creazione di un unico gruppo destinato ad accoglierle tutte, per meglio affrontare le sfide di un mercato sempre più competitivo, nel quale il valore e i valori delle banche di credito cooperativo siano elemento di fiducia e ricchezza, soprattutto nei riguardi dei soci, dei clienti e dei dipendenti.