autori: Cristiano Iacopozzi e Mauro Focardi Olmi
Presidente e Direttore Generale ChiantiBanca
CARI SOCI,
ci eravamo lasciati alla vigilia dell’Assemblea del 12 maggio – alla quale avete partecipato molto numerosi e di questo vi ringraziamo nuovamente – con una situazione che ci aveva indotto a scrivere di essere “ottimisti sul futuro di ChiantiBanca, la nostra banca”.
I mesi successivi hanno confermato il buon andamento dei conti con i principali indicatori in ulteriore miglioramento, e di questo vi diamo opportuno aggiornamento.
La raccolta complessiva, al 30 giugno 2019, è cresciuta di oltre 130 milioni rispetto a fine 2018, arrivando, in settembre, a sfiorare una crescita di circa 200 milioni.
Gli impieghi, al netto dei recuperi su sofferenze e inadempienze probabili, hanno mantenuto i livelli di fine 2018 e questo può essere considerato un risultato soddisfacente in considerazione dell’andamento incerto dell’economia italiana.
Anche gli obiettivi commerciali sono stati generalmente raggiunti o superati: meritano una citazione particolare i risultati conseguiti sui prodotti legati alla gestione di risparmio, previdenza, piccoli finanziamenti, conti correnti e welfare.
Ci fa piacere evidenziare come questo sia stato possibile anche grazie alla nuova struttura organizzativa della “Rete Commerciale” – presentata proprio nello scorso numero della newsletter – che ci permette di avere una maggiore proattività verso la clientela, attuale e potenziale.
Altro importante obiettivo che dovevamo perseguire con decisione riguardava la necessità di diminuire il costo del credito, risultato da ottenere sia attraverso la diminuzione degli NPL netti che puntando alla riqualificazione del portafoglio creditizio: ebbene la chiusura al 30 giugno ha evidenziato rilevanti progressi su questi indicatori che hanno reso possibile un’ulteriore discesa del Texas ratio e del NPL ratio mantenendo – o migliorando a seconda dei comparti – le coperture del portafoglio deteriorato rimanente.
Detto che anche i profili di liquidità e di patrimonializzazione continuano a mantenersi al di sopra dei requisiti regolamentari, sottolineiamo inoltre che, sempre al 30 giugno, la somma algebrica riveniente dal marcato contributo del portafoglio titoli di proprietà, dalla robusta diminuzione del costo del credito e dal miglioramento del margine di intermediazione ha permesso, nonostante un aumento dei costi imputabili a operazioni straordinarie di sistema, il conseguimento di un solido utile.
Se questo andamento sarà confermato, e i mesi di luglio e agosto fanno ben sperare in proposito, la banca avrà a disposizione le risorse necessarie per porre in essere, entro la fine del 2019, un’importante diminuzione del portafoglio deteriorato senza avere impatti negativi sull’utile atteso.
Attraverso questa operazione, che anticiperebbe di ben due anni quando previsto dal Piano industriale quinquennale, potremo consolidare il nostro percorso di rafforzamento, proponendosi sul mercato come attore di riferimento per i territori di competenza.
Nel frattempo, prosegue il percorso di integrazione della nostra Bcc all’interno del gruppo Iccrea, che ha preso avvio lo scorso 4 marzo. Il funzionamento del gruppo consentirà, nel tempo, a ChiantiBanca di continuare a svolgere al meglio il proprio ruolo di banca locale al servizio del territorio, beneficiando di un ampliamento nella gamma di prodotti e servizi offerti, al fine di accrescere il soddisfacimento delle esigenze di soci e clienti.
Del resto, anche nel corso del 2019 abbiamo fatto fino in fondo la nostra parte di banca locale: a tutto agosto avevamo sostenuto circa 900 mila € di iniziative sui territori di riferimento, erogando il nostro sostegno per attività culturali, sportive, di supporto al terzo settore (in questa newsletter troverete un intervento delle consigliere Ilaria Camiciottoli e Alessia Naldini sulle nostre sponsorizzazioni e in particolare sulle iniziative sostenute da maggio a luglio).
Continueremo ad essere sempre al fianco dei territori, preservando il ruolo e la funzione di banca locale: solo salvaguardando le specificità uniche del credito cooperativo, potremo sempre presidiare le comunità locali e preservare la funzione mutualistica che costituisce un unicum nel panorama bancario e che consente alla cooperazione di credito di svolgere un ruolo centrale per l’economia toscana e del Paese.
Cari Soci, riteniamo come la fiducia che avete riposto in noi e nella vostra banca, stia dando i frutti desiderati: tutto ciò restando una vera Banca Cooperativa – come siamo ben orgogliosi di essere – che per noi vuol dire essere, prima di tutto, una “Banca del Territorio”.
Un caloroso saluto.
Cristiano Iacopozzi è Presidente ChiantiBanca da maggio 2017. Laurea in Scienze Economiche e Bancarie, è docente di Asset Allocation nella facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Siena. Dal 1993 svolge attività di formazione e di consulenza ed è autore di pubblicazioni nel mondo bancario.
Mauro Focardi Olmi è direttore generale di ChiantiBanca dal 15 giugno 2017. E’ stato direttore generale della Banca Area Pratese dal novembre 2013 al luglio 2016 e vice direttore generale di ChiantiBanca per complessivi sette anni (con inizio nel dicembre 2007, quando fa il suo ingresso nel mondo di credito cooperativo, poi dal luglio 2016). In precedenza, vanta un lunghissimo percorso professionale nel mondo Abi, dove svolge mansioni apicali in tre banche: Banca Nazionale dell’Agricoltura (dal 1980 al settembre 2000), Banca Antonveneta (ottobre 2000-marzo 2007) e Banca Abn Amro (aprile-novembre 2007).
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